Woow!

Sab 25 e Dom 26 mag 2024, 17:30 / TEATRO MONGIOVINO / Spettacolo adatto ad ogni tipo di pubblico

WOOW! è uno spettacolo comico surreale, clown, non verbale.

Arrivano da lontano, viaggiano senza meta da non si sa quanto tempo.

Una coppia di clown a bordo del loro bizzarro veicolo di rame e metallo, con ruote, motore e impianto audio, attraverserà la scena. All’apparenza sono due personaggi bizzarri e fuori dal comune, ma poi si scoprono ballerini, atleti, tra slapstick e giochi l’intento é far divertire il pubblico. Il loro veicolo è la loro casa e la piazza è il luogo ideale per prendersi una pausa durante il lungo viaggio. In questa sosta condivideranno un po’ della loro visione del mondo fatta di gioco, movimento, danza e magia per poi partire verso la prossima destinazione a bordo del loro fantastico mezzo.

da un’ idea di Andrea Bochicchio
di e con Andrea Bochicchio e Teresa Bruno
regia André Casaca
scenografia Andrea Bochicchio
costruzione e assemblaggio
Claudio Acquarelli, Mirio Gulino, Valerio Fontanella
Produzione Teatro C’art
con il contributo Produzioni Regione Toscana 2019, 2020 e 2021

Percorso di Ricerca
Il percorso di ricerca nasce dall’idea di rompere una contraddizione: uscire dalla staticità di un oggetto come un Tapis Roulant, creato per la corsa ma impossibilitato a muoversi nello spazio.

Un’azione itinerante, una performance senza parole che non vuole dare risposte, e che unisce la padronanza del gesto del mimo, alla libertà espressiva della danza e all’irriverenza e all’energia del clown e della Commedia dell’arte. Questo è il bagaglio artistico a cui attingiamo per raggiungere il nostro obiettivo: creare stupore e meraviglia, generare domande, riportare l’osservatore al qui ed ora e mandarlo a casa con il desiderio di raccontare quello che ha vissuto.

Un’azione fisica, di passaggio ed occupazione del territorio, a bordo di un veicolo fantastico totalmente elettrico, autoalimentato, assemblato e completamente costruito da noi, moderno ma dal forte sapore retrò. I due si muovono in uno spazio molto ridotto, lo fanno sul nastro ma contemporaneamente lungo la strada, nella piazza, in un bosco o in un parco.

Alla base del progetto la totale immersione all’interno dello spazio circostante, il tema della mobilità, inteso come necessità che infrange l’immobilità, limitazioni spaziali e interpersonali.