H2Ops!

Consorzio Balsamico

uno spettacolo illustrato

Venerdì 8 marzo 2024, 10:30 (per le Scuole); Sabato 9 marzo 2024, 17:00 / TEATRO MONGIOVINO / da 4 anni

Drammaturgia di Giada Borgatti

Con Giada Borgatti, Silvia Cristofori, Marzia Meddi

Scene di Eva Miškovičová e Alessandra Stefanini

Light Design Marco D’Amelio

Musiche originali e sound design Michele Boreggi

Regia di Virginia Franchi

​Una produzione Consorzio Balsamico e LISA

Con il sostegno di Ass. Cult. TEATROinSTALLA

In collaborazione con Centro Teatrale MaMiMò

NOTE DI REGIA

Sederti in poltrona e assistere alla nascita del mondo: ti immagini che spettacolo? E che sorpresa ancora maggiore sarebbe scoprire che ciò da cui tutto è iniziato è qualcosa che incontriamo ogni giorno, ripetutamente. Il segreto della vita dentro il nostro rubinetto. Goccia dopo goccia, fino a riempirne i fiumi, i mari, gli oceani interi, facendo della terra un unico mondo liquido. Se poi abbiamo pazienza, e aspettiamo, impariamo che l’acqua cambia. Sempre. Anche quando torna se stessa, lei comunque è diversa. Si fa goccia, poi onda, poi ghiaccio, poi fiocco di neve. Che resta sempre acqua, ma non è mai la stessa. Cresce, l’acqua. Impara. Evolve. Sceglie. Si lascia andare. E se aggiungiamo un altro pochino di pazienza alla pazienza, scopriamo che anche noi, dentro di noi, di acqua ne abbiamo dai piedi fin quasi al mento. Allora anche noi possiamo cambiare. Lasciarci andare ed essere coraggiosi. Cambiare forma. Cambiare stato. Diventare qualsiasi cosa scegliamo, con la potenza della valanga e la calma della gocciolina. Siamo acqua. Possiamo essere tutta la vita che vogliamo. Quindi, fatti acqua e cambia. Il viaggio sarà un vero spettacolo della natura.

PROGETTO

H2Ops! – Uno spettacolo illustrato racconta la storia dell’acqua partendo dalle sue origini: in principio non c’è che un unico punto blu, che muovendosi e cercando spazio si farà fiume, mare, oceano. Grazie alla sua natura mutevole, al suo continuo e progressivo cambio di forma e stato, nasceranno le montagne, poi le piante, gli animali e infine l’uomo, portandoci in un viaggio dal grande verso il piccolo, il dentro di noi, fin nella pancia della mamma, per poi compiere un ultimo balzo nell’incredibilmente grande, che è il cosmo con le sue comete. Utilizzando il linguaggio dell’animazione di luce e materie, unito alla specificità della tecnica della cianotipia, la messinscena vuole raccontare la natura dell’acqua, come una sorta di favola scientifica, che si fonde con la poesia del crescere e dello scoprirsi, per fare esperienza di come quello che ci circonda possa rispecchiarci pienamente in ogni passo che facciamo. La cianotipia infatti, per sua natura fuggevole, veicola perfettamente il concetto di scorrevolezza: questo antico metodo di stampa a contatto permette di realizzare immagini, dal tipico colore blu ciano, mediante l’uso di una specifica emulsione che reagisce di fronte alla luce ultravioletta. Questa tecnica è, per sua natura specifica, fuggevole. L’immagine che si crea infatti non si cristallizza ma, al contrario si lascia andare e, addirittura, se l’inclinazione della luce che la colpisce cambia, l’immagine stessa si modifica. Il linguaggio visuale si fonde con la drammaturgia originale: rime, cantilene e suoni dell’acqua si intrecciano alla parola intessendo, come trama ed ordito, un tappeto sonoro che riporta ai ritmi dello scorrere, dello stare in movimento, così familiari all’infanzia.