Frizz & Taedius

Sulle note della Costituzione

Musica, Parole, Immagini… per una Costituzione

In scena per le Scuole al Teatro Mongiovino il 27 febbraio 2024 alle ore 10.30

Uno Spettacolo di Francesca Accettella
Drammaturgia di Alessandra Flamini
Musiche e canzoni originali di Nicola Maraja
Con Mauro Fanoni e Nicola Maraja
Regia di Mauro Fanoni e Francesca Accettella
Durata: 60 minuti circa – Per ragazze e ragazzi dai 9 ai 14 anni

SINOSSI

In scena, a sinistra, solo un pianoforte coperto da un lenzuolo.
Il Professor Taedius (serioso ed elegantissimo esperto Costituzionalista), entra in scena per prepararsi per l’imminente lezione che dovrà tenere sulla Costituzione; sistema sul palco i propri oggetti e inizia una prova.
Improvvisamente, Frizz (musicista allegro e sgangherato) compare sul palco, per prepararsi per l’imminente concerto che dovrà tenere.
Convinti entrambi di trovarsi soli in teatro a gestire e presentare il proprio show, Taedius scambia Frizz per un disturbatore, mentre quest’ultimo crede che Taedius sia il maggiordomo del Teatro.
A causa di un malinteso con la direzione del Teatro, invece, i due si trovano inaspettatamente a doversi accordare per condividere “democraticamente” il palco, per una lezione-concerto sulla Costituzione.

Per gestire la loro “convivenza di scena”, però, il Prof. Taedius e Mr. Frizz si troveranno a dover stabilire alcune regole di base, solo grazie alle quali la loro collaborazione potrà essere possibile.
Nasce dunque un parallelo tra il percorso che affrontano il Professore e il Musicista e la nascita, la stesura e l’applicazione della Costituzione Italiana, della quale, i due, con leggerezza e ironia (ma senza mai sminuirne la “serietà”), trasmetteranno “l’ideale fondamento” e la sua importanza, presentando e spiegando, attraverso le loro vicissitudini, molti di quegli Articoli che sono la base della legge civica italiana e di una convivenza civile e fruttuosa.

Il divertente scontro delle due personalità, delle due diverse modalità di atteggiamento (la serietà e la verve, la compostezza e l’allegria, la precisione maniacale e l’estro bohemienne) ma anche delle due differenti modalità di comunicazione (un serioso nozionismo e una frizzante espressività musicale), crea l’atmosfera brillante che accompagna i protagonisti nel corso di tutta la preparazione della lezione-concerto che dovranno affrontare.
I due comprenderanno che la loro nuova condizione di condivisione, invece di essere un terribile e fatale imprevisto, può risultare una risorsa sia per loro stessi che per gli spettatori, proprio per merito delle diversità e complementarietà che li caratterizzano.
L’arrivo in platea del pubblico porta al felice epilogo, nel quale i due, sulla base di ciò che hanno imparato, scelgono, questa volta, di essere “allievi” e ascoltare le voci delle ragazze e dei ragazzi.

La narrazione si snoda tra recitazione, musiche e canzoni (originali) dal vivo, con particolare attenzione rivolta al linguaggio dei giovani e alla dinamicità del Teatro cosiddetto “di figura”.

NOTE

La creazione dello spettacolo ha tenuto particolarmente in considerazione le esigenze e le abitudini comunicative della nuova società e dei giovanissimi, con il centrale obiettivo di trasmettere un messaggio che potesse essere denso di spunti (didattici e di riflessione) ma anche divertente e accattivante per i giovani, ormai così profondamente legati a una comunicazione caratterizzata da nuovi rapidissimi tempi di focalizzazione e di attenzione e concentrazione selettiva.