Attività ricreativa all’interno dell’open space del Mongiovino il 21 e 22 novembre alle 16.30
operatori Alessandro Accettella e Stefania Umana
“Io non so dire molto io non sono abituato, se parlo forte la mia voce è un ululato; però so dire piano che questo è il posto mio. Sarà anche piccolo ma qui ci vivo io. Per te sarà una fiaba, per me è il mio posto vero. Sulla mia terra il mio passo è il più leggero. Rispetto il bosco perché rispetto il mondo. Perché se non lo riconosco mi confondo. Rispetto il posto, non lo pesto,, non lo sciupo. Sincero come un albero, leggero come un lupo.”
( Bruno Tognolini)
Un giovane lupo, circondato da coloratissimi libri, decide di raccontarsi e raccontare alcune sue storie.
Come quella di Cappuccetto Rosso (ma purtroppo sembra essere tutta sbagliata! Povero lupo!); oppure quella della sua famosa “Zuppa di sasso” (ma chi doveva portare gli ingredienti da mettere nella zuppa?) ; ed ancora la storia di un lupo che amava danzare e si rifiutava di mangiare i tre porcellini (chissà se questo lupo ci insegnerà a ballare anche a noi!)
Un gioco teatrale basato sulla narrazione e su momenti ludici e laboratoriali.
Ascoltare ed animare, colorare e ballare e, alla fine, aspettare che il lupo incontri, finalmente e questa volta veramente, una bimba con un cappuccio rosso che doveva andare dalla nonna…